
Questo breve ma importante studio del prof. Senatore ha il pregio di portare un poco di luce sul periodo della storia di Capri – per la verità ancora non del tutto esplorato – che precede l’epoca greca e romana. Attraverso studi di toponomastica ed onomastica è stato possibile accertare che la presenza italica a Capri non fu totalmente sopraffatta dalla cultura greca e ciò è desumibile già nel nome stesso dell’isola Kaprìe, attestato tra il VI e V secolo a.C., che è appunto un nome di origine paleoitalica.
Il saggio è stato pubblicato sulla rivista Oebalus nel 2004, “Pompei, Capri e la Penisola Sorrentina” Atti del quinto ciclo di conferenze di geologia, storia ed archeologia. Pompei, Anacapri, Scafati, Castellammare di Stabia, ottobre 2002 – aprile 2003, a cura di Felice Senatore.











Proponiamo per la lettura l’interessante saggio del prof. Alberto White sulla chiesa del Salvatore di Capri (Sec. XVII) pubblicato nel 1980 sulla rivista di storia dell’architettura e restauro “Palladio”. L’autore, dopo un’accurata ricostruzione dei passaggi che condussero la Venerabile Madre Serafina di Dio a volere la nascita di una casa di ritiro per donne sull’isola di Capri, illustra tutte le fasi costruttive del convento del SS. Salvatore e della sua chiesa. Particolarmente suggestiva è l’ipotesi di localizzazione del percorso dell’antica strada del Salvatore che fu poi inglobata nel perimetro dell’isola monastica. Una parte significativa del saggio è poi dedicata alla progettazione del complesso conventuale realizzata dall’architetto Dionisio Lazzari e l’attiva partecipazione di maestranze della vicina costiera amalfitana nell’esecuzione dei lavori.
