Venezia nostra signora dei mari morti, di Jacques d’Adelsward Fersen, Supernova, Venezia, 2020. “Venezia nostra signora dei mari morti” è la prima traduzione in italiano di Notre-dame des Mers Mortes di Jacques d’Adelsward Fersen. Vi si racconta la storia d’amore fra un giovane viaggiatore francese e una giovanissima musicista veneziana cieca, discendente da un’antica famiglia. Unica e vera protagonista di questo romanzo è però Venezia, città-opera (pittorica, architettonica, urbanistica, concettuale, storica, mentale) che diviene oggetto di un intenso e costante sforzo descrittivo.
Month: Agosto 2020
“Villa Lysis – Flora e storie di volontari” a cura dell’Associazione Capri è anche mia
Villa Lysis – flora e storie di volontari, Edizione in proprio, Capri, 2020. L’Associazione Capri è anche mia compie quest’anno cinque anni di vita e ha voluto ricordare questo importante traguardo con la pubblicazione di un simpatico libretto in edizione fuori commercio. Nel breve arco di tempo di un lustro l’encomiabile sodalizio caprese, formato da tutti volontari, ha provveduto alla pulizia ed alla cura dei più suggestivi belvederi di Capri, ai giardini delle scuole, ad una zona della Certosa di San Giacomo e a tanti altri luoghi che avevano bisogno di manutenzione.
L’intervento più importante, che ha richiesto un impegno veramente notevole da parte dell’Associazione, è stato il recupero del parco di Villa Lysis, la storica dimora del conte Fersen sulla collina di Tiberio, ora di proprietà comunale. Il giardino, restituito al suo primitivo splendore, grazie anche al ripopolamento della flora originale eseguito con rigoroso metodo scientifico, è oggi una della principali attrazioni turistiche per numerosi visitatori italiani e stranieri. La pubblicazione che si avvale della prefazione del prof. Massimo Ricciardi, Ordinario di Botanica sistematica alla Facoltà di Agraria di Portici, è corredato da un elenco completo delle specie presenti nel giardino e nel parco di Villa Lysis. Un capitolo è dedicato, poi, alle varie specie di rose che sono state messe a dimora dopo un’accurata ricerca di quelle varietà molto diffuse tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, epoca di costruzione della villa e del parco.
“Quando a Capri si arrivava in aereo” di Luigi Lembo
Quando a Capri si arrivava in aereo di Luigi Lembo, Edizioni La Conchiglia, Capri, 2020. Questo libro rappresenta un originale ed inedito studio sui mezzi di trasporto utilizzati nel tempo per raggiungere l’isola di Capri. Dai dirigibili, agli aerei, ai sottomarini fino ai più ordinari piroscafi, l’Isola, infatti, ha cercato nel tempo di tenere vivo quel cordone ombelicale che la lega, in forma vitale, con la terraferma. Lembo è autore di altre due pubblicazioni che affrontano altri temi della storia dell’Isola: Capri 1656 l’anno della peste e L’isola inquieta.
“Il recupero dell’elemento italico di Capri attraverso l’onomastica e la toponomastica” di F. Senatore
Questo breve ma importante studio del prof. Senatore ha il pregio di portare un poco di luce sul periodo della storia di Capri – per la verità ancora non del tutto esplorato – che precede l’epoca greca e romana. Attraverso studi di toponomastica ed onomastica è stato possibile accertare che la presenza italica a Capri non fu totalmente sopraffatta dalla cultura greca e ciò è desumibile già nel nome stesso dell’isola Kaprìe, attestato tra il VI e V secolo a.C., che è appunto un nome di origine paleoitalica.
Il saggio è stato pubblicato sulla rivista Oebalus nel 2004, “Pompei, Capri e la Penisola Sorrentina” Atti del quinto ciclo di conferenze di geologia, storia ed archeologia. Pompei, Anacapri, Scafati, Castellammare di Stabia, ottobre 2002 – aprile 2003, a cura di Felice Senatore.
“Masgaba «il fondatore»: questioni topografiche capresi” di Felice Senatore
Pubblichiamo il saggio del prof. Felice Senatore Masgaba “il fondatore”: questioni topografiche capresi” che, prendendo spunto da alcuni passi dello storico romano Svetonio, ha come temi la figura di Masgaba, funzionario imperiale originario della Numidia e uomo di fiducia dell’Imperatore Augusto, e la localizzazione della cosiddetta Apragopoli (“la città del dolce far niente”). Un paragrafo dello studio è dedicato alla problematica identificazione della tomba di Masgaba che alcuni autori collocavano sullo scoglio del Monacone nei pressi dei Faraglioni. Lo studio contribuisce, con rigoroso metodo scientifico, a fare chiarezza su alcuni aspetti della storia dell’Isola ancora poco conosciuti. Il saggio è tratto dalla rivista “Oebalus Studi sulla Campania nell’Antichità” n. 10, Scienze e Lettere, Roma, 2015.