“Il recupero dell’elemento italico di Capri attraverso l’onomastica e la toponomastica” di F. Senatore

Mura megalitiche preromane di Capri

Questo breve ma importante studio del prof. Senatore ha il pregio di portare un poco di luce sul periodo della storia di Capri – per la verità ancora non del tutto esplorato – che precede l’epoca greca e romana. Attraverso studi di toponomastica ed onomastica è stato possibile accertare che la presenza italica a Capri non fu totalmente sopraffatta dalla cultura greca e ciò è desumibile già nel nome stesso dell’isola Kaprìe, attestato tra il VI e V secolo a.C., che è appunto un nome di origine paleoitalica.

Il saggio è stato pubblicato sulla rivista Oebalus nel 2004, “Pompei, Capri e la Penisola Sorrentina” Atti del quinto ciclo di conferenze di geologia, storia ed archeologia. Pompei, Anacapri, Scafati, Castellammare di Stabia, ottobre 2002 – aprile 2003, a cura di Felice Senatore.

 

 

 

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“Masgaba «il fondatore»: questioni topografiche capresi” di Felice Senatore

Scoglio del Monacone

Pubblichiamo il saggio del prof. Felice Senatore Masgaba “il fondatore”: questioni topografiche capresi” che, prendendo spunto da alcuni passi dello storico romano Svetonio, ha come temi la figura di Masgaba, funzionario imperiale originario della Numidia e uomo di fiducia dell’Imperatore Augusto, e la localizzazione della cosiddetta Apragopoli (“la città del dolce far niente”). Un paragrafo dello studio è dedicato alla problematica identificazione della tomba di Masgaba che alcuni autori collocavano sullo scoglio del Monacone nei pressi dei Faraglioni. Lo studio contribuisce, con rigoroso metodo scientifico, a fare chiarezza su alcuni aspetti della storia dell’Isola ancora poco conosciuti. Il saggio è tratto dalla rivista “Oebalus Studi sulla Campania nell’Antichità” n. 10, Scienze e Lettere, Roma, 2015.

 

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“Tiberio il principe indesiderato” di Antonio Fumagalli

Tiberio il Principe indesiderato – Vita di Tiberio Claudio Nerone, il secondo imperatore di Roma, di Antonio Fumagalli, Edizione in proprio, Giussano, 2020. Suggeriamo la lettura di questa nuova ed interessante biografia dell’imperatore Tiberio che, come è noto, ha lasciato un’impronta indelebile sull’Isola di Capri. L’autore, oltre a ricostruire la vita del personaggio storico con grande dovizia di particolari, si prefigge lo scopo di rivalutarne la figura nel suo complesso, liberandola da tutte quelle sovrastrutture erronee o strumentali che l’hanno stravolta per secoli.
Un atto di giustizia nei confronti di un personaggio storico che ha avuto un ruolo fondamentale nel delicato passaggio dagli equilibri ormai in crisi di una repubblica romana morente e l’assolutismo accentratore della monarchia imperiale.

 

 

Ricostruzione fantasiosa della Villa Jovis di Capri

 

 

 

Ruderi di Villa Jovis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La basilica paleocristiana di San Costanzo e problemi religiosi connessi” di Salvatore Borà

La chiesa di S. Costanzo

Riproponiamo la lettura del saggio di Salvatore Borà La basilica paleocristiana di San Costanzo e problemi religiosi connessi pubblicato sulla rivista di storia locale Il Caprifoglio n. 1 anno VII – giugno 1995. L’interessante articolo affronta un tema poco conosciuto e studiato della storia di Capri: la nascita e la diffusione del Cristianesimo sull’Isola in relazione agli influssi e alle presenze cristiane nei territori vicini. Strettamente legata alla formazione della prima comunità cristiana caprese è la costruzione dell’antica chiesa paleocristiana nei pressi della riva di Marina Grande, successivamente intitolata a San Costanzo e divenuta poi cattedrale con l’istituzione della Diocesi nel 987. Un capitolo è dedicato alla leggendaria venuta sull’Isola del vescovo Costanzo divenuto poi patrono di Capri.

 

Prospetto originario della chiesa prima delle modifiche

Salvatore Borà (1930 – 2013), autore e storico dell’Isola di Capri, con le sue ricerche e le numerose pubblicazioni ha dato un contributo fondamentale alla conoscenza ed alla divulgazione di aspetti e fenomeni della storia dell’Isola di Capri. Autore di numerosi articoli e saggi, ha pubblicato: I nomi di Capri, Capri frammenti storici, Capri le chiese dell’Isola, Itinerari storici e monumentali di Capri ed Anacapri, Piccola guida storica di Capri.

 

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“Capriamoci” di Antonio Federico

Capriamoci, di Antonio Federico, Autorinediti, 2008. Antonio Federico, autore caprese di altre pubblicazioni sull’Isola di Capri, con questa pregevolissima opera ha compiuto un lavoro prezioso sotto il profilo storico-documentale ed antropologico. Il sottotitolo “Indagine riguardante il linguaggio gergale e dialettale degli ultimi pescatori, contadini e cacciatori dell’Isola di Capri” preannuncia i contenuti del libro che è il frutto di un lungo e faticoso lavoro fatto di interviste, ricerche ed interpretazioni. Una raccolta completa, quasi un dizionario, di frasi, lemmi, proverbi, toponimi ecc, molti dei quali desueti o scomparsi. Come scrive l’autore i veri protagonisti di questa pubblicazione <<Sono i contadini, i cacciatori ed i pescatori che, pur sopportando di persona conseguenze di una trasformazione, verificatasi nel loro territorio principalmente tra la seconda metà del secolo XIX e la prima metà del secolo XX, di un tipo di economia quale quella agricola-venatoria e di pesca, rimasta per secoli in gran parte immutata, ad una prettamente turistica e commerciale, quale quella attuale, hanno conservato un modo di esprimersi molto originale>>.
Il libro è corredato da un’esauriente introduzione storica e da un interessante e dettagliato apparato fotografico.
Oltre ad essere apprezzabile per i suoi contenuti scientifici, questo opera ha un valore aggiunto: rappresenta l’autentica espressione del profondo amore che lega indissolubilmente Antonio Federico alla sua Isola.

Ricordo di Don Giobbe Ruocco

A 140 anni dalla nascita, ricordiamo la figura e l’opera dello storico caprese don Giobbe Ruocco, al quale l’Isola deve gran parte della conoscenza della sua storia. Ricercatore infaticabile, Ruocco trascrisse e pubblicò una grande quantità di documenti che riguardavano Capri dalle sue origini fino all’Ottocento; i cui originali andarono poi distrutti nel corso dell’ultimo conflitto mondiale. Grazie alla sua opera oggi siamo in grado di conoscere ed approfondire fenomeni, vicende e personaggi della millenaria storia caprese che, altrimenti, sarebbe rimasta incomprensibile ed oscura.
Per conoscere meglio la sua biografia ed il suo lavoro di studioso, sacerdote e maestro proponiamo la lettura del saggio Giobbe Ruocco: il coraggio delle idee  di Enzo Di Tucci pubblicato in “Giobbe Ruocco, Capri, la Storia” a cura dell’Associazione Oebalus, “Atti del Convegno di studi (Capri, 23-24 novembre 2007)” a cura di Eduardo Federico.

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“Alla ricerca della Sonnenland: La missione di Karl Wilhelm Diefenbach” di Manuela Schiano

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“La chiesa del Salvatore a Capri: un’opera incompiuta di Dionisio Lazzari” di Alberto White

Proponiamo per la lettura l’interessante saggio del prof. Alberto White sulla chiesa del Salvatore di Capri (Sec. XVII) pubblicato nel 1980 sulla rivista di storia dell’architettura e restauro “Palladio”. L’autore, dopo un’accurata ricostruzione dei passaggi che condussero la Venerabile Madre Serafina di Dio a volere la nascita di una casa di ritiro per donne sull’isola di Capri, illustra tutte le fasi costruttive del convento del SS. Salvatore e della sua chiesa. Particolarmente suggestiva è l’ipotesi di localizzazione del percorso dell’antica strada del Salvatore che fu poi inglobata nel perimetro dell’isola monastica. Una parte significativa del saggio è poi dedicata alla progettazione del complesso conventuale realizzata dall’architetto Dionisio Lazzari e l’attiva partecipazione di maestranze della vicina costiera amalfitana nell’esecuzione dei lavori.

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“I bagni arabi nelle case palaziate medievali della costa d’Amalfi” di Alberto White

Bagno arabo di Villa RufoloSullo stesso tema del libro Capri e l’Islam, la cui lettura è stata proposta in un post precedente, è incentrato un interessante saggio del prof. Alberto White sulla presenza, in età medievale, di bagni arabi nella vicina costiera amalfitana. Poichè l’isola di Capri tra il IX ed il XII secolo era parte integrante della Repubblica di Amalfi, dalla quale mutuò tecniche di navigazione, di commercio nonchè modelli urbanisitici ed architettonici, non è da escludere che anche sul suo territorio vi possano essere stati edifici dotati di questi ambienti che erano e sono tipici della civiltà araba e del mondo islamico. Ricordiamo che Alberto White, architetto e professore di Storia dell’Architettura alla Sapienza di Roma, è autore di numerosi studi e pubblicazioni sulla storia e l’urbanistica di Capri, tra i quali “La Chiesa del Salvatore a Capri: un’opera incompiuta di Dionisio Lazzari” e “L’insula capritana alla fine del secolo XIV”.

Ravello, Villa Rufolo, interno del bagno arabo, XI secolo.

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Capri e il mondo islamico

Capri e l'IslamNell’attuale società multietnica, dove si incrociano lingue, culture, costumi e religioni di diversa provenienza, ci è sembrato utile ed interessante ricordare la pubblicazione di un libro che, con rigoroso metodo scientifico, ricostruisce i rapporti che l’isola di Capri ed i suoi abitanti hanno avuto con il mondo islamico. Capri e l’Islam, pubblicato nel 2000 per le Edizioni La Conchiglia, analizza ed approfondisce le relazioni, non sempre pacifiche, che si sono sviluppate nel corso dei secoli con i territori e le popolazioni arabe del Mediterraneo. La presenza di pirati saraceni prima e barbareschi poi nelle acque di Capri è stato un fenomeno che ha inciso in maniera determinante nel tessuto sociale isolano, lasciando tracce tangibili nella toponomastica e nelle strutture architettoniche ed urbanistiche locali. I nomi di grandi corsari come Khayr el Din (Barbarossa) e Dragut suscitano ancora oggi terrore ed angoscia. La triste pratica della schiavitù, per la verità praticata anche sull’isola, e i rinnegati Capresi in terra d’Africa o nei territori di Levante furono fenomeni molto diffusi, ma ancora poco conosciuti. Questi ed altri interessanti temi sono ampiamente illustrati nel libro che, peraltro, contiene gli atti degli incontri promossi a suo tempo dall’Associazione Culturale Oebalus “Studi su Capri, il Mediterraneo, l’Oriente” e si avvale della presentazione dello storico Giuseppe Galasso.